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Scuola Capofila Regionale della rete “Scuole che promuovono la salute”

Scuola Capofila Regionale della rete "Scuole che promuovono la salute"

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Scuola Capofila Regionale della rete “Scuole che promuovono la salute.

Con immenso piacere e profondo orgoglio il nostro Istituto è stato scelto dalle istituzioni scolastiche aderenti alla “Rete delle scuole della regione Puglia che promuovono salute” come scuola capofila regionale.
«La scuola capofila ha il compito di coordinare tutte le attività poste in essere all’interno di questo progetto rendendole fruibili all’interno delle province pugliesi. La promozione della salute è il primo obiettivo di una scuola con la esse maiuscola. I progetti che abbracciano il concetto di salute non devono essere progetti calati all’interno di specifici momenti formativi. Devono invece essere progetti che abbracciano l’intero anno scolastico, che non coinvolgono specifiche materie ma vengano considerati nella loro veste trasversale. Perché il benessere all’interno di questa rete è un benessere generale, psicofisico» ha commentato il nostro dirigente, prof. Piero Gallo.
La Rete regionale che riunisce al momento ben 170 scuole impegnate nella promozione della salute farà da raccordo tra gli istituti del territorio, rafforzando la collaborazione nata nel 2011 tra il mondo dell’istruzione e quello della sanità. I 170 istituti aderenti porteranno avanti un approccio comune al tema, condividendo la progettualità, in coerenza con il Piano regionale della prevenzione (Prp).
La scuola è il luogo migliore per spiegare ai più giovani l’importanza della prevenzione.
L’obiettivo è uno: promuovere progetti legati alla promozione della salute e del benessere in linea con il Piano Regionale della Prevenzione.
I temi da affrontare sono: la conoscenza (per imparare come evitarle) delle malattie infettive, di quelle sessualmente trasmissibili, ma anche la corretta alimentazione e gli stili di vita e attività sportiva. I progetti avranno come tema i vaccini, le dipendenze (come l’alcool, le droghe, le ludopatie, le dipendenze digitali). Tutto questo senza tralasciare l’impegno per ridurre le diseguaglianze e l’emarginazione e per il contrasto a fenomeni come il bullismo e il cyberbullismo.